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Supersalone: la mia recensione

Anni luce dalle precedenti edizioni del Salone del Mobile, va visto comunque nell’ottica di una ripartenza del settore.

Stand faraonici, scenografie che lasciano a bocca aperta, piedi distrutti anche solo per visitare alcuni dei 18 Padiglioni espositivi. Dimentichiamoci tutto ciò. Quest’anno il Supersalone era tutt’altra cosa rispetto al “classico” Salone del Mobile delle scorse edizioni. Di certo me l’aspettavo: già dalla conferenza stampa di presentazione si era capito molto di quello che poi ho visto dal vivo domenica 5 settembre.

Innanzitutto io e Matteo – contando anche che mi sono fermata parecchio nello stand di uno dei miei clienti – abbiamo visto tutti 4 i Padiglioni in 3 ore. L’esposizione poi, con le pareti verticali e un minimo spazio anteriore dove poter posizionare qualche prodotto, è stata – a parte qualche eccezione – decisamente deludente. Addirittura direi mortificante per i brand più importanti (come per esempio Kartell, Edra o Moroso).

L’unica esposizione degna di nota non era aziendale ma creata dalla fiera: una mostra dedicata alle sedie da cucina che negli anni hanno vinto il premio Compasso d’Oro o hanno ricevuto una menzione speciale.

Quindi in tutto questo contesto non certo roseo se l’è cavata meglio chi ha saputo creare, nei metri quadrati risicati a disposizione, un’esposizione originale e creativa.

Primo fra tutti decisamente Molteni che con l’allestimento di Ron Gilad ha praticamente riprodotto l’interno di un aereo, con oblò animati che si affacciano su un cielo dove la realtà incontra la fantasia. Le poltroncine in pelle e tessuto Round D.154.5, progettata da Gio Ponti nel 1954 e rieditata da Molteni&C in collaborazione con i Gio Ponti Archives, si dispongono in fila accanto agli oblò per ospitare i passeggeri nel loro viaggio. E chi, dopo il periodo passato a causa della pandemia, non ha voglia ora di fare un lungo viaggio? Idea super promossa!!

Per il resto, vi lascio le immagini di alcuni stand che ho condiviso tempestivamente ai miei followers su Instagram (fra questi Lago, Ambientec, Cattelan, Riflessi, Ambientha, Globo, Roda) e che ho trovato interessanti.

Ora l’appuntamento con quello che si chiamerà nuovamente il Salone del Mobile è in aprile…ho saputo che alle aziende espositrici al SuperSalone gli organizzatori dell’ente fiera hanno già detto (forse anche per tranquillizzare gli animi…) che la prossima edizione tornerà ad essere simile negli spazi e nell’esposizione ai Saloni del Mobile ante Covid. Vedremo!

Le critiche certo sono state parecchie e anch’io con questa recensione non posso rivelarmi entusiasta. Allora stesso modo secondo me dopo due anni di stop dobbiamo più che altro intendere il Supersalone come una ripartenza del settore. La prova del nove sarà la prossima primavera. Sperando di ritrovare quel Salone del Mobile a cui eravamo davvero abituati e affezionati.

Tu hai visitato il Supersalone? Come l’hai trovato?

Se ti va seguimi anche su Instagram!

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